Ekā significa 'uno', e daśī significa 'dieci', quindi il significato di Ekādaśī (एकादशी - devanagari) è undici ed indica il giorno, l’undicesimo giorno di luna crescente e l'undicesimo giorno di luna calante, nel quale si osserva il digiuno e ci si dedica alla devozione.
Questo giorno è anche chiamato Hari Vasari, il giorno del Signore Hari (un altro dei nomi di Krishna, incarnazione di Viṣṇu).
Questo giorno è anche chiamato Hari Vasari, il giorno del Signore Hari (un altro dei nomi di Krishna, incarnazione di Viṣṇu).
Ekādaśī è canto, meditazione e digiuno, un giorno d'austerità osservato regolarmente da coloro che seguono il Sanathana-Dharma.
"Nel servizio devozionale ci sono alcune attività dette determinate, come il digiunare in certi giorni, ad esempio l'undicesimo giorno della luna, Ekādaśī e nel giorno dell'apparizione del Signore". - Swami Prabhupada (1896-1977), Bhagavad-gita così com'è, commento al verso 9.14.