domenica 25 giugno 2017

Ciclo Lunare Sinodale (Crescente-Calante)

Il Ciclo Sinodale corrisponde al tempo, 29 giorni, 12 ore e 44 minuti, che occorre alla Luna nella sua rotazione intorno alla Terra per raggiungere il Sole, attraverso una Fase Crescente, la Luna illuminata dal Sole cresce nel cielo fino a divenire Luna Piena e poi attraverso una Fase Calante, la Luna illuminata dal Sole decresce nel cielo fino a divenire Luna Nuova.

Per ogni rivoluzione completa la Luna passa per due volte sull'eclittica del sole formando il nodo lunare, momento durante il quale possono verificarsi eclissi e tagliando la linea dell'Equatore sale da sud verso nord verso le costellazioni zodiacali estive (Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci, Ariete, Toro, Gemelli), per poi discendere perigeo da nord verso sud verso le costellazioni zodiacali invernali (Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario).


L’orbita ellittica porta la Luna ad avvicinarsi alla Terra, fino ad un punto di massima vicinanza detto Perigeo e la porta ad allontanarsi fino ad un punto di massima lontananza dalla Terra detto Apogeo.

È un moto lunare che governa la riproduzione. 


La tradizione consiglia di fare determinati lavori in luna crescente. come la semina di cereali, di fiori, di ortaggi da frutto e da foglia, eccetto quelli che vanno in semenza come lattuga e spinaci, taglio di legna da ardere, potatura di alberi deboli, innesto a spacco, raccolta di erbe medicinali e di ortaggi da radice e da frutto, ed altri in luna calante come semina e trapianto di ortaggi da radice e dei bulbi, taglio di legna da costruzione, potatura di alberi vigorosi, innesto a gemma, prelevamento delle marze, sfrondatura, raccolta di frutta e di verdure a bulbo, vendemmia, mietitura.




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sabato 24 giugno 2017

Enciclica: SACERDOTALIS CAELIBATUS

 [...] Il celibato sacerdotale, che la Chiesa custodisce da secoli come fulgida gemma, conserva tutto il suo valore anche nel nostro tempo, caratterizzato da una profonda trasformazione di mentalità e di strutture. Ma nel clima dei nuovi fermenti si è manifestata anche la tendenza, anzi l'espressa volontà di sollecitare la Chiesa a riesaminare questo suo istituto caratteristico, la cui osservanza secondo alcuni sarebbe resa ora problematica e quasi impossibile nel nostro tempo e nel nostro mondo. [...]

venerdì 23 giugno 2017

Apparizioni Mariane: Madonna delle Grazie di Ardesio

La famiglia Salera, padre madre e due ragazzine viveva nel 1607 ad Ardesio, dove possedeva un mulino dal quale proveniva tutto il loro sostentamento. La casa ove vivevano era appartenuta ad un sacerdote che verso la fine della prima metà del 1400 aveva fatto affrescare al pittore clusonese Giacomo Busca (n. ?- m.1467) una parete di una stanza, affresco che ritraeva un gruppo di Santi con al centro un grande Crocefisso.


Il 23 giugno 1607 nel cielo apparvero i segni di prossimo violento temporale che avrebbe causato la perdita del raccolto del frumento ormai maturo. La madre Maddalena incaricò le figlie di tornare a 

giovedì 22 giugno 2017

Theotókos è Dogma (Concilio di Efeso 431 C.E.)


 Il Concilio di Efeso, convocato sotto il regno dell'imperatore d'Oriente Teodosio II (408-450), doveva recar pace su di una divisione che stava lacerando la Primitiva Chiesa sulla Maternità di Maria, e che vedeva quali suoi illustri rappresentanti il vescovo e teologo greco, di Alessandria d'Egitto, Cirillo (370-444, poi XVI Papa della Chiesa copta dal 412 al 444) ed Patriarca di Costantinopoli (dal 428-431) e teologo siro Nestorio o Nestore (381-451).

Era la Vergine Maria, secondo l'ortodossia cristiana, da considerarsi Madre di Dio, in lingua latina Deipara ed in greco antico Theotokos, come sosteneva la scuola alessandrina ed il vescovo Cirillo,
 la Vergine generò secondo la carne Dio unito personalmente alla carne, diciamo che ella è madre di Dio, non nel senso che la natura del Verbo prese dalla carne l'inizio della sua esistenza ma nel senso che, avendo il Verbo assunto personalmente la natura umana, accettò di essere generato dal suo seno secondo la carne - Di Nola G., Testi mariani del primo Millennio: Padri e altri autori greci, G.Gharib a.c.d, Roma, Città Nuova Edizioni, 1988, p.451.
Oppure era da rifersi a Lei con appellativi della lingua greca antica quali Christotokossi, Madre di Cristo, Anthropotokos, Madre dell'Uomo Figlio di Dio oppure Theotókos, Che Riceve Dio, come sostenuto dalla scuola antiochena, e dal Patriarca di Costantinopoli Nestorio, in quanto sarebbe una follia sostenere che Dio potesse nascere da una vergine e che Maria per sua natura essa non poteva che essere Madre di un uomo. 
Colui che è nato ed ebbe bisogno di tempo per la crescita e fu portato nell'utero per i mesi necessari, ha natura umana, congiunta a Dio. Una cosa è dire che Colui che nacque da Maria era congiunto al Verbo, altra cosa è dire che la divinità ebbe bisogno di una nascita decorrente secondo un numero di mesi. Voglio che [...] non confondiate con Dio l'umanità assunta né che definiate puro uomo Colui che è nato né che Dio Verbo abbia perduto la propria sostanza per commistione o mescolanza [...] Colui che è nato da Maria era consustanziale a noi per l'umanità ma, congiunto a Dio, era ben lontano dalla nostra sostanza [...] Diciamo dunque nostro Signore Gesù Cristo duplice per la natura e una sola persona in quanto Figlio di Dio. - G.Filoramo D.Menozzi a.c.d., Storia del Cristianesimo, vl.1, Bari, Edizioni La Terza, 2012, p.346.
I centonovantasette padri conciliari presenti quel giorno fecero propria la tesi di Cirillo....
Vi si sarebbero dovute confrontare e discutere le due tesi in contrapposizione, di Nestorio e di Cirillo, in realtà non ci fu nessuna discussione e non furono rispettate le più elementari garanzie di equità e collegialità. Cirillo presiedette e pilotò il concilio con grande abilità e non senza intimidazioni e corruzioni. Alle porte della chiesa grande, intitolata a Maria, dove si svolgevano i lavori conciliari, e nella città stazionavano i parabalani, i quali ufficialmente erano infermieri al servizio dei poveri negli ospizi ecclesiastici, ma di fatto costituivano la guardia del vescovo alessandrino ed esercitavano una minaccia costante contro i suoi oppositori. Estromesso il legato imperiale e constatato che Nestorio si rifiutava di presentarsi, il giorno successivo all'apertura, il 22 giugno del 431, Cirillo lesse le proprie tesi e chiamò i vescovi, per appello nominale, a dichiararle consone al "credo" di Nicea; lesse le lettere sinodali concordate con Celestino per mostrare che Roma ed Alessandria erano solidali nell'azione contro Nestorio; di quest'ultimo fu letta la seconda e più polemica tra le risposte a Cirillo e alcuni estratti. Alla fine della giornata Nestorio fu condannato e deposto, con un atto sottoscritto da 197 vescovi, per "aver profferito blasfemia contro il Signor nostro Gesù Cristo". Il giorno dopo gli fu recapitata una notifica nella quale veniva apostrofato "nuovo Giuda". - Idem, pag. 346-347. 
22 giugno del 431 la Madonna è riconosciuta genitrice di Dioperché ha dato alla luce non un uomo, ma Dio come uomo. Theotókos diviene Dogma.



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