sabato 22 giugno 2019

Solstizio d'estate Litha - Solstizio d'Estate - Midsummer Night - Casmaran



Il termine "solstizio" deriva dal latino sol stat, letteralmente "il sole sta ancora", ad indicare l’indugiare del Sole nel corso del suo moto apparente lungo l'eclittica per raggiunge il punto di massima distanza dalla Linea dell'Equatore, dovuto all'inclinazione dell'Asse di Rotazione Terrestre, prima di riprendere il suo cammino discendente. Quindi due volte all'anno il Sole è perpendicolare al mezzogiorno locale del Tropico del Cancro per il solstizio di giugno, a quello del Tropico Capricorno per quello di dicembre.


Il Sole è dentro di noi!
Osservate come splendiamo!*
Harrahya!

La prima unione è quella a livello cosmico tra Sole e Luna, quindi l’unione della sfera divina con quella terrena, dalla quale deriva l’unione tra la parte conscia e quella inconscia dell’uomo.
L’energia del solstizio è particolarmente favorevole per potenziare ed energizzare cristalli, così i megaliti che formano il sacro cerchio di Stonehenge di granito contenente una grande quantità di quarzo, si attivano al Solstizio, generando un forte campo energetico. Questo accade anche per altri menhir, dolmen e cerchi di pietre focalizzatori artificiali del sistema energetico terrestre.

Crepita senza bruciare la notte d'estate, scriveva Pablo Neruda, si perché la notte del Solstizio d’estate o Litha è anche la notte dei falò, simboli solari accesi per scacciare gli spiriti maligni e le malattie e per rafforzare l'energia dell'astro che d'ora in avanti va declinando. 
Piante sacre del solstizio d'estate sono l'hypericum (raccolto a mezzogiorno ha poteri di guarigione, le radici raccolte a mezzanotte cacciano gli spiriti maligni) ed il viscum album, sacro ai druidi, che veniva tagliato a mezzogiorno con un falcetto d'oro e non doveva mai toccare terra o avrebbe perso la sua magia. 

Di Litha, ovvero, di Lida, se ne scrive la prima volta nel 725 nel De temporum ratione, opera scritta dal monaco benedettino anglosassone San Beda Venerabilis (673-735) con l'intenzione di stabilire il corretto modo di calcolare la data della Pasqua. Nel tomo il Monaco descrive come computavano il tempo molti antichi popoli, tra i quali gli anglosassoni alcuni dei quali sempre secondo quanto scritto dal Venerabile nel capitolo De mensibus anglorum, dividevano l'anno in due stagioni, quando i giorni sono più lumghi, estate, quando i giorni sono pià corti inverno, e scrive per indicar l'estate così come era denominata dalle genti anglosassoni: lida => litha


Crepita senza bruciare la notte d'estate (Pablo Neruda).
... si accendono i cristalli grazie all'energia dell'equinozio.
...  si accendono i sacri menhir, dolmen e cerchi di pietre focalizzatori dell'energia terrestre.
... si accende il Sacro Cerchio di Stonehenge contenente una grande quantità di quarzo che si attiva al Solstizio, generando un forte campo energetico.
... si accendono ovunque i Sacri Falò per incitare la presenza del Sole che da oggi

Per la religione WiccaLitha celebra l'unione cosmica tra il Dio e Dea, il Sole e la Terra.
Celebrano il Sole la potenza del quale inizia a diminuire e l'inizio dell'Estate.
E' un momento di ringraziamento per i doni che che il Dio e la Dea hanno riversato nel corso dell'anno, è una Festa nella quale i wiccans rinnovano la propria dedicazione agli Dèi, e chiedono al dio corrispondente nel proprio Pantheon al dio Sole di bruciare "l'inutile il doloroso, il dannoso" e di "trasformare la Luce dentro di noi in obiettivi che cresceranno come la Terra" (S.Cunningham, Wicca, Milano, Armenia Ediz, 2001 pg.315).
Litha è un Sabba potente per la prosperità, per allontanare ostacoli e povertà e per accogliere la vita la gioia la prosperità e la meraviglia, per questo il Calderone, simbolo nella wicca del grembo della Madre,  si riempie di fiori per questa celebrazione. 


Salute a te, oh Sole nel giorno del tuo trionfo!



*Starhawk pg. 315.
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Fonti:Beda Venerabilis, De Temporum Ratione, 1725.  Patrologiae cursus completus: Series Latina, Bd. 90, Paris 1862. Corpus Christianorum, Series Latina CXXIII B, Bedae Venerabilis Opera, Bd. VI,2, Turnhout 1977. Consultabile On-Line: nakbal.de.
Cunningham S., Wicca, Milano, Armenia Ediz, 2001.
Starhawk, La Danza a Spirale, Cesena, Macroedizioni, 2002

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