sabato 27 gennaio 2018

Sanathana Dharma: Bhishma Ekadashi / Bheesma Ekādaśī - Jaya Ekādaśī

Bhishma Ekadashi o Bheesma Ekādaśī è osservato in Shukla Paksha Magh Masam (Fase della Luna Crescente del mese di Magh, corrispondente ai mesi del calendario gregoriano Gennaio-Febbraio).

E' considerato di buon auspicio recitare od ascoltare il Vishnu Sahasranama Stotram che canta i mille nomi di Lord Vishnu, rivelato ai Pandava (i giusti della guerra a Kurukshetra narrata nel poema epico del Mahabharata) alla presenza di Sri Krishna (incarnazione di Lord Vishnu) in questo giorno dal bisnonno Bhishma mentre giaceva sul proprio letto di morte. 


Il giorno di Bhishma Ekādaśī i devoti digiunano parzialmente o totalmente, seguendo le norme consuete di questo giorno che puoi leggere nella trattazione a questo link (click).
Dolci, frutti e fiori di colore giallo sono offerti a Lord Vishnu, ed abiti dello stesso colore sono indossati durante la pooja.

In Andhra Pradesh e Karnataka questo giorno è noto con il nome di Jaya Ekādaśī.
Jaya Ekādaśī è importante non solo perché la sua osservanza può liberare dai più atroci pecati commessi, compreso il Brahma Hatya (l'uccisione di un brahmino), ma anche perché unisce sia i devoti di Lord Vishnu che i devoti del Signore Shiva, il mese di Magh è infatti sacro a Shiva.



L'importanza di Jaya Ekadashi è stata narrata a Yudhishtira dal Sri Krishna ed è contenuta nel Padma Purana e nel Bhavisyothara Purana. Yudhisthira era il maggiore dei cinque fratelli Pandava, (i giusti della guerra a Kurukshetra narrata nel poema epico del Mahabharata) famoso per la sua onestà e totale aderenza al Dharma fu l'unico essere umano ad ascendere a Svarga (Paradiso) conservando la sua forma fisica attraverso la morte. Figlio del re Pandu e della regina Kunti, da Lei concepito con il deva Yama, Signore della Giustizia e della Morte (Pandu non poteva concepire figli per effetto della maledizione di un brahmano).

I devoti che osservano Jaya Ekādaśī praticano il vrat (digiuno) per tutto il giorno dall'alba fino all'alba del dwadashi (il dodicesimo giorno). Nessun cibo è consumato, nessuna bevanda assunta dai praticanti che vegliano l'intera notte cantando bhajan lodando Lord Vishnu. Sentimenti di rabbia, lussuria o avidità non debbono inquinare la mente del devoto in questo giorno, così da purificare sia il corpo che l'anima. 
Quei devoti che a causa di malattia, gravidanza o per anzianità non possono digiunare completamente osservano un digiuno parziale, evitando i cereali ed assumendo solo latte, verdura e frutta. 
Anche coloro che non desiderano digiunare debbono comunque astenersi dal mangiare cibo a base di riso e tutte le forme di cereali. Non è consentito applicare olio sul corpo.

A Lord Vishnu è offerta pasta di sandalo, semi di sesamo, frutta e dhoop (incenso). 


Fonte: 
HinduBlog.com
ProKerala.com


Rathnai Kalpitham asanam, Himajalai snanam cha divyambaram, Naana rathna vibhooshitham mruga madha modhanvitham Chandanam, Jathi champaka bilwa pathra rachitham, pushpam cha doopam thathaa, Deepam deva dayanithe pasupathe, hrud kalpyatham gruhyatham. (Adi Sankaracharya, Shiva Manasa Puja)

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