domenica 7 agosto 2016

Sanathana Dharma: Nag Pachami: onorare i serpenti

Si celebra il quinto giorno dopo Amavasya del mese di Shravan (luglio-agosto). 
In questo periodo dell'anno i serpenti escono dalle tane perché sommerse dall'acqua piovana e cercano riparo nei giardini e nelle case, costituendo un grande pericolo per l'uomo. Tradizionalmente per proteggere se stesse e gli uomini della propria famiglia dal morso dei serpenti le donne indiane si recano a rendere loro omaggio, offrendo loro fiori, devozione, latte e curcuma.
Una leggenda narra come un giorno una ragazza chiese al fratello di andare a raccogliere dei fiori Ketaki per poter celebrare le Naga Pooja. Ma il fratello cercando il fiore fu morso da un serpente e morì. La sorella pregò i Naga, digiunò ed il fratello fu riportato in vita dal dio-serpente.
Molte leggende come queste sono narrate, per questo nell'India Meridionale il giorno di Nag Pachami i fratelli si recano in visita dalle sorelle sposate, le quali applicano e massaggiano ghee sulla loro colonna vertebrale e sull'ombelico e pregano perché abbiano lunga vita. 




Durante la celebrazione del Naga Pachami sono onorati e celebrati i cobra (= nag) vivi o loro immagini, ed eseguiti riti religiosi per ottenere l'immunità dai morsi di serpente.
L’Haldi-kumkum (curcuma e vermillione) è posto sul capo, latte e riso sono offerti come Naivedya ( नैवेद्य in sanscrito = offerta al dio).
Al brahmino chiamato a svolgere il rito religioso è data la dakshina (= offerta di gratitudine) in monete d'argento o d’oro, a volte anche una mucca.
Esiste un’ampia documentazione sulla diffusione del culto ai Nag in tutta l’India già nel 3000 B.C.E, prima dell’arrivo delle popolazioni ariane.
Incorporati poi nel pantheon indo-ariano già nella tradizione orale, come portatori di prosperità ai loro fedeli, servi di Varuna dio vedico delle tempeste, vivono nel Patala, il settimo regno degli Inferi, discendenti di Kashyapa e Kadru (कद्रू) nemici dei Garuda. Gli ingressi alle loro città sotterranee sono nascosti sul fondo di pozzi, laghi e fiumi profondi. Associati alla sessualità, ed alla seduzione, i nag custodiscono l'elisir della vita e dell'immortalità della quale sono simbolo. Essi proteggono fonti, pozzi e fiumi; possono portare pioggia e fertilità, ma anche disastri come inondazioni e alluvioni se ritengono che gli esseri umani abbiano mancato di rispetto a Loro od all'Ambiente perché Essi sono i Guardiani della Terra.
La festa di Nag Pachami dimostra l'importanza che animali ed esseri umani co-esistano, ricorda all'uomo l'importante ruolo che i serpenti ricoprono nell'eco-sistema, proteggendo il grano per gli esseri umani cibandosi dei roditori. 



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Rathnai Kalpitham asanam, Himajalai snanam cha divyambaram, Naana rathna vibhooshitham mruga madha modhanvitham Chandanam, Jathi champaka bilwa pathra rachitham, pushpam cha doopam thathaa, Deepam deva dayanithe pasupathe, hrud kalpyatham gruhyatham. (Adi Sankaracharya, Shiva Manasa Puja)

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