Samonios, Samhain, All-Hallows-Eve

Gli Antichi Celti credevano che a samonios, la notte della vigilia di ogni nuovo anno tutte le leggi dello spazio e del tempo fossero sospese, permettendo agli esseri magici di vagare nel mondo per attirare gli umani e farli perdere in mondi incantati, dove sarebbero rimasti intrappolati per sempre e che gli spiriti dei morti nel corso dell’anno precedente tornassero per cercare di impadronirsi dei corpi dei viventi. Per questo motivo al crepuscolo veniva acceso il fuoco con il quale si bruciavano offerte, si facevano scongiuri e si lanciavano incantesimi per allontanare dal villaggio le anime dei morti, e guidarle nelle Terra dei Morti. Una volta tramontato il sole invece in alcune regioni, in particolare nelle Highlands scozzesi, i giovani uomini percorrevano i confini delle fattorie, dopo il tramonto, tenendo in mano delle lanterne fiammeggianti ottenute svuotando barbabietole o rape, mentre nei villaggi veniva spento ogni focolare per evitare che gli spiriti maligni venissero a soggiornarvi. 

Nella religione druidica, la notte di samhain consacrava la sacra relazione della vita con la morte. In questa notte i Druidi spegnevano il Sacro Fuoco sull'altare innalzato sulla collina di una foresta di querce (albero sacro nel druidismo) danzando e cantando intorno al focolare fino al giungere del mattino quando accendevano il Nuovo Fuoco simbolo dell'arrivo del Nuovo Anno. Le ceneri ardenti erano portate presso le famiglie per assicurare di nuovo la presenza ed il calore del fuoco per il resto dell'anno. 

Sopraggiunse il cristianesimo. 

Il siriano papa  San Gregorio III (90º papa della Chiesa cattolica, periodo pontificato 731-741, °690-†741), scelse il 1º novembre come data per la consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie "dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori". 

Nell'835 il re franco ed imperatore carolingio Ludovico I, detto Ludovico o Luigi il Pio (778 -840) decretò il 1º novembre  Festa di Tutti i Santi come festa di precetto su richiesta del nobile romano papa Gregorio IV (101º papa della Chiesa cattolica, periodo pontificato 828-844, °- † 844). La notte del 31 ottobre divenne così una notte di preghiera e veglia in onore dei Santi, quindi solo di coloro che sono morti e saliti agli onori degli altari, relegando la celebrazione dei morti al giorno seguente, il 2 novembre.
Dobbiamo attendere ancora otto secoli per "sentir parlare" di Halloween, variante scozzese e contratta di All-Hallows-Eve, cioè "la notte prima del giorno di Ognissanti" in inglese arcaico All Hallows Day. E' il XVI secolo ed i migranti irlandesi e scozzesi giunti nelle Nuove Americhe dall’Irlanda a causa della carestia, introdussero questa Festa che dell'antico Samonios aveva perso i suoi significati spirituali e misterici a causa del cristianizzazione del culto popolare.

Le rape-lanterne di samonios furono sostituite dalle zucche poste sulle soglie delle case intagliate perché potessero illuminare la notte oscura per scongiurare il pericolo che le anime dei morti entrassero nelle case infestandole.

  Una delle leggende che gli irlandesi avevano portato con se' riguardava Jack-o-lantern, "la leggenda della zucca illuminata". Quest’ultima narra di un vecchio fabbro irlandese di nome Jack il quale incontrò il diavolo in un vecchia osteria, la notte di  All-Hallows-Eve. Jack era ubriaco e non aveva soldi così vendette la sua anima a Satana in cambio di una monetina per pagarsi l'ultimo bicchierino. Quando il diavolo si fu trasformato in moneta Jack si mise la monetina in tasca dove vi era anche una piccola croce d’argento che impedì al diavolo di riprendere la proprie sembianze. In cambio della sua liberazione dovette accettare un’altra richiesta del vecchio fabbro: il diavolo avrebbe reclamato la sua anima solo un anno dopo da quella sera e non prima. Dopo un anno il diavolo tornò a cercare Jack, il quale lo intrappolò nuovamente su un albero, intagliando una croce sul tronco. Questa volta il vecchio strappò al diavolo la promessa del suo completo rifiuto dell’anima di Jack, anche dopo che egli fosse morto. Quando Jack morì, per le sue malefatte sulla terra non fu accettato in paradiso e così la sua anima andò a bussare alle porte dell’inferno, ma il diavolo, che ricordava perfettamente sia la sua promessa, sia i tiri mancini di Jack, lo cacciò tirandogli dietro un tizzone ardente. Il vecchio per ritrovare la strada di casa cercò di non far spegnere il tizzone riparandolo in una rapa che stava mangiando. Da allora la sua anima vaga per il mondo in attesa del giudizio universale. 

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