[1] ... Al di là di ogni parola e al di sopra di ogni pensiero, grandi e mirabili sono i misteri della sempre vergine Maria vera madre del nostro vero Dio e salvatore Gesù Cristo: il verginale concepimento, la generazione senza corruzione, Dio che si incarna in lei e da lei nasce nella forma umana e soprattutto il glorioso e mirabile mistero della sua dormizione.[2] Quando Maria seppe dal Signore che stava per uscire dal corpo, il grande angelo andò da lei e le disse: "Maria, alzati, prendi questa palma datami da colui che ha piantato il paradiso e dalla agli apostoli affinché la portino cantando inni davanti a te; di qui a tre giorni, infatti, deporrai il corpo. Ecco ch'io invierò da te tutti gli apostoli e non ti lasceranno più fino a quando non ti avranno trasportata nel luogo ove tu sarai nella gloria"
Così Giovanni il Teologo inizia il suo Vangelo Apocrifo la Dormizione della Beata Vergine Maria dove narra gli ultimi giorni, la morte ed assunzione della Madre di Gesù. Così continua:
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Dormitio Virginis, Affresco, 1475, Anonimo, Cattedrale di Troia, Italia |
[32] Morte di Maria. Mentre Pietro parlava e confortava le folle, giunse l'aurora e spuntò il sole. Maria si alzò, uscì fuori, recitò la preghiera che le aveva dato l'angelo, e dopo la preghiera si stese sul suo letto e portò a compimento la sua economia. Pietro si sedette presso il capo di lei, Giovanni ai piedi e gli altri in circolo attorno al suo capezzale.Nel Vangelo Apocrifo attribuito a Giuseppe di Arimatea, Transito della Beata Vergine Maria, sono riportate anche delle indicazioni utili per collocare storicamente la morte della Madre di Gesù. Leggiamo:
[33] Verso l'ora terza del giorno, avvenne un gran tuono e si diffuse un gradevole profumo tanto che per la profusione del profumo tutti furono presi dal sonno, a eccezione soltanto delle tre vergini. Le fece vegliare affinché testimoniassero sulla cura delle esequie di Maria madre del Signore e sulla gloria di lei. Ed ecco che improvvisamente si presentò sulle nuvole il Signore Gesù con una innumerevole moltitudine di angeli santi: entrò con Michele e Gabriele nella camera ove era Maria, mentre gli angeli inneggiavano standosene fuori della camera. Quando il Salvatore entrò, trovò gli apostoli attorno a Maria e li salutò. [34] Maria allora aprì la bocca e benedisse, dicendo: "Ti benedico perché hai compiuto ciò che mi avevi promesso e non hai rattristato il mio spirito. Tu mi avevi promesso che non avresti permesso che gli angeli venissero presso l'anima mia, e che saresti venuto tu da lei; ed ecco che mi accade, Signore, secondo la tua parola. Chi sono io, misera, per essere giudicata degna di una tale gloria?". Così dicendo portò a compimento la sua economia con il volto sorridente rivolto verso il Signore. [35] Il Signore la abbracciò, prese la sua anima santa, la pose tra le mani di Michele, l'avvolse in pelli delle quali è impossibile manifestare la gloria. Noi apostoli abbiamo visto l'anima di Maria affidata alle mani di Michele in una perfetta forma umana, a eccezione dei tratti di femmina o di maschio, senza altro all'infuori della somiglianza di ogni corpo, e uno splendoresette volte più grande. [36] Il Salvatore disse a Pietro: "Proteggi accuratamente il corpo di Maria, mia dimora, ed esci dalla sinistra della città, troverai un sepolcro, deponivi il corpo e aspettate fino a quando vi parlerò". Quando il Salvatore disse questo, il corpo di Maria esclamò: "Ricordati di me, re della gloria; ricordati che sono una tua creatura, ricordati che ho custodito il tesoro affidatomi". Allora il Signore disse al corpo: "Non ti abbandonerò, mia perla, tesoro inviolato! No, mai abbandonerò il tesoro sigillato fino a quando sarà ricercato". Ciò detto, improvvisamente, se ne andò in alto. [37] La sepoltura. Pietro, Giovanni, gli altri apostoli e le tre vergini presero cura del corpo di Maria: lo posero su di un lettuccio e poi svegliarono gli altri. Pietro prese la palma e disse a Giovanni: "Tu sei vergine, Giovanni, e spetta a te cantare davanti al lettuccio e tenerla". Giovanni gli rispose: "Tu sei il nostro padre e il nostro vescovo, spetta a te precedere il lettuccio fino a quando giungeremo al luogo". Pietro rispose: "Affinché nessuno di noi abbia a rattristarsi, coroniamone il lettuccio". Gli apostoli s'alzarono e si caricarono il lettuccio di Maria; Pietro disse l'inno: "Israele uscì dall'Egitto, alleluia". [...] [45] Gli apostoli portarono Maria alla tomba. Deposero il corpo, si sedettero e attesero tutti insieme il Signore, come aveva loro ordinato. [...] [46] Assunzione corporale di Maria. Mentre discutevano tra loro a proposito della dottrina, della fede e di molti altri soggetti, seduti davanti alla porta della tomba, ecco che giunse dai cieli il Signore Gesù Cristo con Michele e Gabriele; si sedette in mezzo a loro e disse a Paolo: "Paolo, mio prediletto, non rattristarti per il fatto che i miei apostoli non ti hanno rivelato i misteri gloriosi. A essi li ho rivelati in terra, a te li rivelerò nei cieli". [47] Fece poi un segno a Michele con la voce propria degli angeli e scesero verso di lui le nubi; in ogni nube c'erano mille angeli che si posero a cantare davanti al Salvatore. Il Signore disse a Michele di innalzare il corpo di Maria su di una nube e trasferirlo in paradiso. Quando il corpo fu innalzato, il Signore disse agli apostoli di avvicinarsi a lui e saliti sulla nube cantavano inni con voce angelica: il Signore comandò alle nubi di partire in direzione dell'Oriente verso la regione del paradiso. [48] Giunti nel paradiso deposero il corpo di Maria sotto l'albero della vita. Michele portò la di lei anima santa che deposero nel suo corpo. Il Signore inviò poi gli apostoli nei loro luoghi per la conversione e la salvezza degli uomini. A lui, infatti, spetta la gloria, l'onore e la potenza nei secoli dei secoli. Amen. -
[1] Nel tempo che precedette la passione del Signore tra le molte cose che la madre domandò al figlio, ci sono quelle riguardanti il suo transito.Lei lo interrogò in questi termini: "Carissimo figlio mio, io supplico la tua santità affinché quando giungerà il tempo in cui la mia anima uscirà dal corpo tu me lo faccia sapere tre giorni prima e tu, mio amato figlio, la prenda con i tuoi angeli".[2] Egli gradì la supplica della sua amata madre, e le rispose: "Abitazione e tempio del Dio vivo, madre benedetta, regina di tutti i santi e benedetta tra tutte le donne, come tu sai, prima che tu mi portassi nel tuo seno, io ti ho custodito sempre e ti cibai ogni giorno con il mio cibo angelico. Come potrei abbandonarti, dopo che mi hai portato e nutrito, dopo che mi hai trasportato durante la fuga in Egitto e hai sopportato per me molte angustie? Sappi che i miei angeli ti custodirono sempre e ti custodiranno fino al tuo transito. Dopo che, come sta scritto, avrò sostenuto la passione per gli uomini, nel terzo giorno risorgerò e dopo quaranta giorni salirò in cielo. Quando mi vedrai venire da te con gli angeli e gli arcangeli, con i santi, con le vergini e con i miei discepoli, sappi che la tua anima si separerà dal corpo ed io la porterò in cielo dove non avrà più né angustia né tribolazione alcuna".[3] Allora lei si rallegrò e raggiante di gioia baciò le ginocchia di suo figlio, e benedisse il creatore del cielo e della terra, che per mezzo di Gesù Cristo, suo figlio, le aveva fatto un tale dono.[4] Nel secondo anno dopo l'esecuzione del Signore nostro Gesù Cristo, mentre la beatissima vergine Maria era perseverante giorno e notte nella preghiera, tre giorni prima che morisse andò da lei l'angelo del Signore e la salutò dicendo: "Salve, Maria, piena di grazia! Il Signore è con te". Lei rispose: "Siano rese grazie a Dio". Le disse ancora: "Prendi questa palma che ti manda il Signore". Con grande gioia e ringraziando Dio prese la palma mandatale da Dio per mezzo dell'angelo.
L'angelo del Signore le disse: "Di qui a tre giorni avrà luogo la tua assunzione". Lei rispose: "Siano rese grazie a Dio". [5] Chiamò allora Giuseppe dalla città di Arimatea e gli altri discepoli del Signore, ai quali si unirono i parenti e gli amici, e a tutti i presenti notificò loro il suo transito. Poi la beata Maria si lavò, si vestì come una regina e attese la venuta di suo figlio, come le aveva promesso. Pregò tutti i parenti di tenerle compagnia e di offrirle conforto. Aveva con sé le tre vergini Seforo, Abigea e Zael, poiché i discepoli del Signore nostro Gesù Cristo erano già dispersi per tutto il mondo a predicare al popolo di Dio. [6] All'ora terza, mentre la regina Maria se ne stava in camera sua, si udirono forti tuoni con pioggia, lampi, sconvolgimenti e terremoti. Improvvisamente, da Efeso fu trasportato Giovanni evangelista e apostolo: [...] [7] E mentre voleva interrogarlo donde veniva e per qual motivo si trovava a Gerusalemme, ecco che una nube condusse tutti i discepoli del Signore davanti alla porta della camera della beata Maria, ad eccezione di Tomaso, detto Didimo. Entrarono, salutarono la regina e l'adorarono dicendo: "Salve Maria, piena di grazia! Il Signore è con te". Ella subito si alzò, s'inchinò, li baciò e rese grazie a Dio. [...] [10] La beata Maria disse loro: "Prima che sostenesse la passione, pregai mio figlio affinché alla mia morte foste presenti sia lui che voi; ed egli mi concesse questo favore. Sappiate dunque che domani avrà luogo il mio transito. Vegliate e pregate con me, affinché, quando il Signore verrà a prendere la mia anima, vi trovi vigilanti". Tutti promisero di vegliare: vegliarono e pregarono tutta la notte con salmi e canti, in mezzo a grandi luci. [11] All'ora terza della domenica, come lo Spirito santo era disceso sugli apostoli in una nube così discese Cristo con una moltitudine di angeli e prese l'anima della sua diletta madre: vi fu un grande chiarore ed un profumo soavissimo mentre gli angeli cantavano il Cantico dei cantici, là ove il Signore dice: "Come un giglio tra le spine, così l'amica mia tra le figlie". Tutti i presenti caddero bocconi, come erano caduti gli apostoli allorché Cristo si trasfigurò davanti a loro sul monte Tabor; e per tutto lo spazio di un'ora e mezzo, nessuno poté alzarsi. [12] Poi disparve il chiarore e con il chiarore fu assunta in cielo l'anima della beata Maria vergine con salmi, inni e (espressioni) del Cantico dei cantici. Mentre la nube saliva, tremò tutta la terra e, in un istante, tutti i gerosolimitani videro chiaramente la morte della santa Maria. [...] [14] Gli apostoli, colpiti da tanto splendore, s'alzarono salmodiando e iniziarono il trasporto del corpo santo dal monte Sion alla valle di Giosafat. [...] [16] Gli apostoli deposero il corpo nella tomba con grande onore, piangendo e cantando pieni di amore e di dolcezza.
Le due testimonianze estratte dai Vangeli Apocrifi sopra-citati raccolgono la tradizione orale della comunità giudeo-cristiana sulla vita della Vergine dei primi due secoli di storia del cristianesimo. Altre notizie non ci sono giunte per quanto riguarda la data della morte della Madre di Gesù che si collocherebbe, secondo Giuseppe di Arimatea, nel secondo anno dopo l'esecuzione del Signore nostro Gesù Cristo (versetto 4), il 35 C.E.
Il Padre della Chiesa e Vescovo Eusebio di Cesarea (265-340) indica come data della morte di Maria l’anno 48 C.E. all’età di settantatré anni (Maria avrebbe dunque concepito Gesù a ventitré/ventiquattro anni di età: un'età incredibilmente tarda per prendere marito ed avere un figlio per l'epoca).
Il perfetto leggendario: della vita e dei fatti di N.S. Gesù Cristo e di tutti i santi (1748) attribuisce al Vescovo Epifanio di Salamina (315-403) la dichiarazione secondo la quale la Vergine morì ventiquattro anni dopo l’ascensione del Figlio, quindi intorno al 57 C.E.
Se la data della morte rimane incerto, il luogo di morte, il monte Sion, e sepoltura, vicino alla Grotta del Tradimento nel terreno del Getsemani, sono noti ed oggetto di imperitura venerazione.
Sul luogo ove era avvenuta la morte di Maria sorse una piccola Chiesa fondata dagli stessi apostoli, divenuta poi nel 341 la Basilica di Santa Sion (poi Basilica di Santa Sofia, oggi Abbazia della Dormizione di Maria) che incorpora anche il luogo dell'Ultima Cena, o la madre di tutte le chiese come la chiama il pellegrino Teodosio, arcidiacono d’Africa, quando nel 530 la visita:
Quando entrerai troverai nell’abside centrale verso sinistra il venerabile luogo ornato esternamente con marmo prezioso e all’interno con mosaico. Là nostro Signore Gesù Cristo prese l’anima della sua diletta Madre, Madonna Santa Maria, e la trasportò in cielo. Quest’edificio in basso è quadrato, in alto reca un ciborio rotondo.
Nel VI secolo, il Patriarca di Gerusalemme, il vescovo siro Sonofrio (560-638), scrive circa la Basilica di Santa Sofia che vi si venerano i tre grandi momenti del cristianesimo: la discesa dello Spirito Santo, la Cena e Lavanda dei piedi e la Morte di Maria.
La tomba nuova intagliata nella roccia ove gli apostoli deposero il corpo di Maria, fu oggetto di venerazione sin dal I sc, trasformata in una chiesa rupestre nel IV sc. e consacrata alla Madre di Dio dal vescovo Giovenale di Gerusalemme (┼ 458) dopo il concilio di Calcedonia del 451. Nel 490 l’imperatore bizantino Flavio Maurizio Tiberio (539ca – 602) volle edificare una nuova chiesa a pianta rotonda sopra la prima chiesa, la quale divenne così la cripta che custodiva la santa tomba della Vergine. Essa si eleva da metri 1,60 a metri 1,80 e presenta due aperture, una a nord e l’altra a ovest.
Sarà papa Teodoro I ( °...- ┼ 649) ad introdurre il culto della morte della Vergine in Occidente, dopo la sua elezione avvenuta nel 642.
Questa che la Vergine attinse è una gloria più grande di tutte le altre esser fatta risuscitare prima della Resurrezione comune, divenire incorruttibile prima del tempo dell'incorruttibilità, essere glorificata prima che avvenisse il giudizio e l'esame, ricevere il compenso prima che giungesse il giorno della ricompensa e, infine, essere fatta segno di onori simili a quelli rivolti al suo Figlio.
Maria concepita senza peccato, come Eva nella Genesi, ha dato alla luce il Dio incarnato ed è stata da Lui divinizzata per dimostrare all'uomo ciò che era e ciò che sarebbe divenuto. Maria, per prima tra le creature umane, realizzò la deificazione dell'uomo.
la morte è superata per mezzo della morte
La morte di Maria è quindi un sonno profondo e così è celebrato dalla Chiesa ortodossa e tradizionalmente nella Chiesa cattolica di rito bizantino il 15 agosto, mentre la Chiesa cattolica di rito romano celebra nello stesso giorno l'Assunzione di Maria.
La Costituzione apostolica Munificentissimus Deus, di papa Pio XII Pastor Angelicus (nato Eugenio Maria Giuseppe Pacelli °1876-┼1958) del 1° novembre 1950, proclam in modo irrevocabile il dogma dell'Assunzione in Cielo della Vergine Maria senza specificare se sia morta o meno.
Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo. Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica.
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Assunzione della Beata Vergine Maria, Grotta degli Apostoli al Getsemani |
Ecco, è giunta la Madre di Dio,regina dell’universo.Sollevate le portee accoglietela con onori degni del regno ultramondano,lei che è la Madre dell’eterna luce.Grazie a lei, infatti, si e attuata la salvezza di tutti i mortali.In lei non abbiamo la forza di fissare lo sguardo,ed e impossibile tributarle degno onore.La sua sovreminenzaeccede infatti ogni mente.Tu dunque, o immacolata Madre di Dio,che sempre vivi insieme al tuo Re e Figlioapportatore di vitaincessantemente intercediperché sia preservatoe salvato da ogniattacco avversoil tuo popolo nuovo:noi godiamo infatti della tua protezione,e per i secoli, con ogni splendore,ti proclamiamo beata.
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